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Dove sorgeranno i nidi del governo. Benvenuti bambini all’asilo di Bobo

Finanziamenti. Assegnati dal ministero del Welfare 10 milioni di euro per aprire micronidi nei luoghi di lavoro. Premiati 97 progetti su 227.

di Gabriella Meroni

C?è anche la Lega Nord tra i beneficiari dei fondi del Welfare per creare asili nido nei luoghi di lavoro. C?è, quindi, il partito del ministro del Welfare, Roberto Maroni. È un po? come se i soldi uscissero da una tasca e entrassero nell?altra, ma dello stesso paio di pantaloni. Il bando per l?assegnazione di 10 milioni di euro a favore dei nidi aziendali è stato pubblicato di recente, sul sito del ministero, ma è stato subito cliccatissimo: sia lì, sia sul portale di Vita che l?ha rilanciato. Gli aspiranti ai finanziamenti sono stati infatti molti di più dei 97 vincitori (per la precisione 227, di cui 131 giudicati idonei), e la pubblicità data all?iniziativa è stata notevole. Ma vediamo chi sono i fortunati aventi diritto, e diciamo fortunati perché sono stati i primi a poter accedere alle risorse, che poi si sono esaurite lasciando altri 34 progetti, pur meritevoli, a bocca asciutta: innanzitutto, la parte del leone la fanno le imprese profit (ben 52) mentre solo 9 sono le non profit; gli enti pubblici, o a partecipazione pubblica, sono i restanti 36 soggetti. Alcuni enti hanno legami stretti con settori della pubblica amministrazione o dello stesso governo: è il caso di Sviluppo Italia, controllato dal ministero dell?Economia; del siciliano Consorzio Spin, partner del ministero della Funzione pubblica; o dell?editrice Maggioli, che detiene moltissime collaborazioni con tutti gli enti pubblici (tanto da essere considerata l?editrice della Pa); o ancora della Isinet, impresa di servizi internet tra i cui clienti figura la presidenza del Consiglio. Sorgeranno micronidi anche in realtà facenti capo alla Compagnia delle Opere, cui è vicina il sottosegretario Grazia Sestini: è il caso della cooperativa Tagesmutter del Trentino e del lombardo Gruppo Fraternità, o ancora della Fondazione Chelli di Grosseto o della ditta d?abbigliamento riminese Teddy. Premiati anche l?amministrazione provinciale di Arezzo e l?Associazione commercianti della stessa città, collegio della senatrice Sestini, oltre all?ospedale di Varese, collegio di Maroni e istituto che il ministro ben conosce per avervi accolto di recente il ministro Sirchia in visita alla città. Una singolare concentrazione di asili sorgerà poi a Palermo: tre progetti approvati riguardano infatti l?università del capoluogo siciliano, l?ospedale legato all?ateneo e l?University of Pittsburgh Medical Center, interna all?ospedale nell?ala che fa capo all?Ismett, il centro mediterraneo dei trapianti. Tra una sfilata e un servizio fotografico, una nidiata di bambini troverà posto anche da Dolce&Gabbana, e con questa prestigiosa impresa ce ne sono molte altre, famose e danarose, come Tim, Viaggi del Ventaglio, Glaxo, Procter&Gamble, Rcs, Unicredit, Nokia, Iguzzini, Teuco (dello stesso gruppo), Wella. Un tenero cinguettare si udirà poi alla Todini Costruzioni dell?ex parlamentare di Forza Italia, Luisa Todini e alla Avon, la multinazionale dei cosmetici dove iniziò la carriera un giovane avvocato di nome Roberto Maroni, assunto come dirigente del settore legale.


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